La magia di un Buongiorno

By 23 Maggio 2014Spazio libri

Quindici anni di corsivi, che accompagnano quotidianamente i lettori della Stampa dando loro il Buongiorno. Quindici anni di commenti brevi e arguti, dove ironia e amarezza si mescolano tra i calembour e le intuizioni per fotografare con le parole un’Italia che, giorno dopo giorno, vive e lavora, ride e piange, entusiasma e indigna. Quindici anni affacciato sulla prima pagina della Stampa per vedere e raccontare Che tempo che fa (ma Fazio, che lo ha lanciato in tv, l’ha scoperto più di recente).

Massimo Gramellini, insomma, è ormai un punto fermo per lettori e spettatori, che ogni giorno si aspettano da lui un pensiero diverso (e, magari, diverso dal proprio) sulle piccole e grandi vicende del nostro Paese. Non deve essere stato facile selezionare il meglio di quindici anni di editoriali quotidiani, riassumendovi usi e abusi, costumi e scostumatezze di tre lustri: Gramellini ha scelto di farlo attraverso 365 interventi, «come i giorni di un almanacco dove i sorrisi si alternano ai sospiri e gli scatti di indignazione agli sberleffi», proposti senza data né titolo per renderli semplici paragrafi di un diario minimo, fugaci fotogrammi della nostra recente esistenza.

Gramellini, chi lo legge regolarmente già lo sa, spazia tra politica e cultura, sport e costume; dai paradossi della burocrazia al senso civico dimenticato, dal ripudio del merito al controverso trionfo del politicamente corretto, dal buonsenso all’indifferenza non c’è argomento, categoria, valore (o disvalore) che non abbia affrontato in questi anni, e non affronti ancora, quotidianamente.

Rispetto al Buongiorno quotidiano, però, la raccolta ha il vantaggio di permettere uno sguardo d’insieme e di ripescare storie perse nei meandri della memoria, vicende clamorose appannate dal tempo, polemiche superate da nuovi clamori: storie che, rilette oggi, descrivono bene il clima dei giorni in cui se ne discuteva animatamente in tutte le sedi. Ne emerge il bilancio di quindici anni vissuti intensamente e nemmeno troppo serenamente, che ci hanno cambiati fuori per non farci cambiare dentro: in fondo «gli italiani pensano di essere cinici, ma hanno un bisogno disperato di credere in qualcuno. Purché indossi le insegne esteriori del successo, le uniche di cui si fidino, avendo smarrito i veri strumenti di riconoscimento»; restiamo convinti «che il mondo ce l’abbia con noi» per piangerci addosso e costruirci un alibi, pronti a farci «massaggiare l’autostima» da promesse, speranze e sogni, illudendosi prima e diffidando poi, vittime di «una crisi che ha spolpato i portafogli solo perché da tempo aveva già corroso i cuori».

Insomma, passano gli anni – e quindici son lunghi – ma gli italiani, nel trionfo e nella disperazione, restano sempre gli stessi, con i loro valori e, soprattutto, con i loro limiti. E raccontarli resta un’arte.

La magia di un Buongiorno
Autore: Massimo Gramellini
Anno: 2014
Pagine: 300
Prezzo: € 14,9

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