È un Natale attuale e diverso quello che Gerardo Monizza – autore ed editore, nonché cultore e narratore della storia comasca – presenta nel suo ultimo lavoro, Storie verso Natale.
Ironicamente tutto inizia dalla fine, dall’ultimo racconto, quasi un divertissement teatrale, che vede l’autore cimentarsi in una libera riedizione in chiave moderna della storia dei Magi. Monizza immagina tre immigrati che individuano una luce diversa dalle altre, un segnale luminoso intermittente che dopo mille sforzi identificano con un passo biblico. I tre, a quel punto, decidono di partire all’avventura, attraversando una città che pare infinita pur di raggiungere la fonte di quel messaggio. Il finale rimane aperto, e forse in questo modo esprime al meglio lo spirito dell’attesa, della ricerca, della tensione verso un Messaggio superiore: Monizza, laicamente, ridisegna la storia e lascia al lettore immaginare la conclusione.
Si potrebbe dire che il racconto dei Magi corona le Storie verso Natale: attorno a questa vicenda Monizza – accompagnato dal commento grafico di Lux Bradanini – costruisce il suo presepe laico di racconti brevi e variegati, rielaborati ispirandosi ora a vicende di cronaca, ora a brandelli di dialoghi carpiti ai passanti; scorrono così tra le pagine le immagini ironiche di babbi natale fuori luogo, regali indesiderati, novelli Marcovaldo che ripiantano gli alberi disoccupati dopo le Feste e così via, tra variazioni sul tema e divertiti cortocircuiti di tradizioni condite da paradossi ed equivoci.
In questo turbinio di quotidianità natalizie, Monizza se la ride amaramente sotto i baffi ma non nasconde i suoi dubbi: sotteso tra le storie si percepisce il filo rosso del suo scetticismo per la piega consumistica presa da una festa che, sembra dire l’autore, anche a prescindere dalla fede meriterebbe più alti pensieri.
Il libro:
Storie verso Natale
Gerardo Monizza
Nodo libri, 2022
14 euro, 126 pp.