Autore |
Topic:
Il pane e il vino (letto 910 volte) |
|
salvo
Membro familiare
   

Io so che il mio Redentore vive.

Posts: 1053
|
Mi sono trovato di fronte ad una questione a cui non avevo mai pensato. La domanda che ne è sorta è questa: Il pane e il vino che noi usiamo nella santa cena, acquistano virtù taumaturgiche una volta esaurito il rito? Perchè faccio la domanda? Perchè qualcuno ritiene che il pane e il vino della santa cena possano essere portati agli ammalati anche se non ne hanno fatto richiesta. Il mio parere è il seguente: Io non ritengo che il pane e il vino in questione acquistino poteri taumaturgici e che quindi non ha senso portarli agli ammalati con l'intento di renderli partecipi di quella cena. Ha senso invece, sempre secondo me, qualora vi sia espressa richiesta, che coloro che hanno tale compito, prendano il pane e il vino e davanti al richiedente ripetano il rito della benedizione del pane e del vino. Questo è a grandi linee il mio personale parere, basato sul convincimento che gli elementi non acquistino poteri particolari. Bene sarebbe motivare per quanto è possibile le risposte usando l'intendimento delle scritture e non avvalendosi delle solite frasi "Si è sempre fatto così" o "che male c'è", e ancora "ci sempre stato insegnato così".
|
|
Loggato |
Nick skype Ristoramento
|
|
|
New
Membro familiare
   
 DIO È AMORE

Posts: 3980
|
on 09.03.2016 alle ore 07:12:26, salvo wrote:La domanda che ne è sorta è questa: Il pane e il vino che noi usiamo nella santa cena, acquistano virtù taumaturgiche una volta esaurito il rito? |
| A mio avviso la Cena del Signore va vista spiritualmente perché le Parole del Signore sono Spirito e Vita: È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. - Giovanni 6:63 La Cena del Signore è un momento importante che deve essere celebrato e vissuto degnamente: Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga». Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore. Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. - 1Corinzi 11:26-30 Se fatta e vissuta degnamente e con fede, amore, preghiera questo è un momento in cui, solennemente e pubblicamente, si professa di credere all'Opera e alle Promesse del Signore e quindi se ne ricevono i benefici, guarigione compresa. E' poi ovvio che la guarigione ecc. può avvenire anche in altri momenti o occasioni, dipende insomma dalla nostra fede.
|
« Ultima modifica: 09.03.2016 alle ore 08:19:05 by New » |
Loggato |
|
|
|
Caste
Membro familiare
   
 Give God a Chance

Posts: 1271
|
on 09.03.2016 alle ore 07:12:26, salvo wrote:Mi sono trovato di fronte ad una questione a cui non avevo mai pensato. La domanda che ne è sorta è questa: Il pane e il vino che noi usiamo nella santa cena, acquistano virtù taumaturgiche una volta esaurito il rito? |
| Beh, direi proprio di no, non mi sembra che vi siano argomenti biblici in grado di sostenere tale tesi. on 09.03.2016 alle ore 07:12:26, salvo wrote: Perchè faccio la domanda? Perchè qualcuno ritiene che il pane e il vino della santa cena possano essere portati agli ammalati anche se non ne hanno fatto richiesta. |
| Sai che non ho capito il senso della domanda? Intendi dire a degli ammalati nel senso di persone che non possono partecipare al culto per cui li si raggiunge in ospedale? Oppure ammalati nel senso di portargli il pane e il vino per... boh... guarirli? on 09.03.2016 alle ore 07:12:26, salvo wrote: Il mio parere è il seguente: Io non ritengo che il pane e il vino in questione acquistino poteri taumaturgici e che quindi non ha senso portarli agli ammalati con l'intento di renderli partecipi di quella cena. Ha senso invece, sempre secondo me, qualora vi sia espressa richiesta, che coloro che hanno tale compito, prendano il pane e il vino e davanti al richiedente ripetano il rito della benedizione del pane e del vino.. |
| Anche qui sono in linea di massima d'accordo tranne su un punto che non mi è chiaro: quando dici che non ha senso renderli partecipi alla cena intendi dirlo legandoti al discorso delle proprietà taumaturgiche o relativamente al concetto della cena in sé? Nel primo caso concorderei con te, nel secondo non tanto.
|
|
Loggato |
"Il problema delle citazioni su internet è che non si sa mai se siano vere o no" Abraham Lincoln
|
|
|
salvo
Membro familiare
   

Io so che il mio Redentore vive.

Posts: 1053
|
Siccome abbiamo già trattato il tema della santa cena più volte, desidererei che ci si soffermasse sulla domanda che è stata posta, cioè, se riteniamo o meno che il pane e il vino una volta espletato il rito, acquisiscono poteri particolari. Il resto è conseguenza. on 09.03.2016 alle ore 08:26:20, Caste wrote: Sai che non ho capito il senso della domanda? Intendi dire a degli ammalati nel senso di persone che non possono partecipare al culto per cui li si raggiunge in ospedale? Oppure ammalati nel senso di portargli il pane e il vino per... boh... guarirli? |
| Ciò che volevo sapere è se, sulla base di come osserviamo la cosa, cioè se il pane e il vino hanno poteri particolari, sia condivisibile prendere gli elementi a portarli a chi non ha potuto essere presente perchè ammalato. Non si tratta di guarirli ma di farli partecipi di quella cena. Quote:Anche qui sono in linea di massima d'accordo tranne su un punto che non mi è chiaro: quando dici che non ha senso renderli partecipi alla cena intendi dirlo legandoti al discorso delle proprietà taumaturgiche o relativamente al concetto della cena in sé? Nel primo caso concorderei con te, nel secondo non tanto. |
| Lo dico in termini diversi. Se ritengo che il pane e il vino hanno poteri particolari allora concordo che il farne partecipe chi non c'è abbia un senso; diversamente no. In seguito se necessario spiegherò anche il perchè. Personalmente sono dell'avviso che, qualora vi sia un richiedente si prenderanno il pane e il vino e si andrà dal medesimo celebrando davanti a lui/lei il rito della cena.
|
« Ultima modifica: 09.03.2016 alle ore 09:11:39 by salvo » |
Loggato |
Nick skype Ristoramento
|
|
|
Johannan
Membro
  
 Gesù Cristo è il mio Signore

Posts: 215
|
Pace del Signore Il pane ed il vino hanno poteri particolari? Ma di cosa state parlando? Pace del Signore
|
|
Loggato |
Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna
|
|
|
salvo
Membro familiare
   

Io so che il mio Redentore vive.

Posts: 1053
|
on 09.03.2016 alle ore 21:42:09, Johannan wrote:Pace del Signore Il pane ed il vino hanno poteri particolari? Ma di cosa state parlando? Pace del Signore |
| Il fatto è che, come già detto, io non ritengo abbiano poteri particolari, ma non hai completato la risposta, cioè: Siccome non hanno poteri particolari, ha senso prenderli e portarli , agli ammalati per esempio, per renderli partecipi della santa cena fatta in chiesa? Ho formulato la domanda perchè vi sono credenti che credono che quel pane, essendo benedetto, possa proprio perchè benedetto essere portato ad altri.
|
|
Loggato |
Nick skype Ristoramento
|
|
|
Johannan
Membro
  
 Gesù Cristo è il mio Signore

Posts: 215
|
Pace del Signore on 10.03.2016 alle ore 08:08:56, salvo wrote: Il fatto è che, come già detto, io non ritengo abbiano poteri particolari, ma non hai completato la risposta, cioè: Siccome non hanno poteri particolari, ha senso prenderli e portarli , agli ammalati per esempio, per renderli partecipi della santa cena fatta in chiesa? Ho formulato la domanda perchè vi sono credenti che credono che quel pane, essendo benedetto, possa proprio perchè benedetto essere portato ad altri. |
| Caro Salvo, appunto perché i simboli non hanno poteri particolari non ha alcun senso, a parere mio, portarli agli ammalati. Per quanto mi riguarda, la benedizione che è sul pane e sul vino della Cena del Signore è pari a quella che è sul cibo che quotidianamente assumiamo dopo averne reso grazie. Pace del Signore
|
« Ultima modifica: 10.03.2016 alle ore 17:54:23 by Johannan » |
Loggato |
Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna
|
|
|
salvo
Membro familiare
   

Io so che il mio Redentore vive.

Posts: 1053
|
Bene, ora, se qualcuno vuole, sempre sperando che anche molti di quelli che non sono intervenuti siano del nostro stesso parere(possono ancora dire il contrario), possiamo provare a capire il perchè di queste nostre considerazioni. La prima mia considerazione è che, essendo Gesù stesso il pane e il vino, nessun elemento potrà mai intromettersi fra Lui e noi, nemmeno una rituale benedizione; quindi, chiunque voglia partecipare a QUEL PANE E A QUEL VINO, deve necessariamente rivolgersi a Lui che ne da a chi davvero glielo chiede. Infatti Gesù, è scritto, prese il pane (Paolo dice ai Corinti -del pane) e dopo aver ringraziato Iddio (quante cose ci sono in poche parole), lo ruppe e lo diede loro dicendo: "Quest'è il mio corpo, il quale è dato per voi; fate questo in rammemorazione di me". Non aggiungo altro ma lascio a chi vorrà continuare, perchè ci sono troppe cose insieme in poche parole. Il rito è utile alla memoria ma non può assolutamente sostituirsi a Lui in nessun modo, MAI.
|
|
Loggato |
Nick skype Ristoramento
|
|
|
Caste
Membro familiare
   
 Give God a Chance

Posts: 1271
|
In linea di massima concordo con quanto detto fin'ora: resta solo un dubbio; non dimentichiamo che, per quanto solo simbolo, la santa cena è un simbolo importante. Quindi anche i malati che non lo chiedono, forse, potrebbero avere piacere/giovamento (ovviamente spirituale/morale intendo) a essere resi partecipi della santa cena, anche se non lo dicono espressamente. Che ne pensate? Ovviamente, con questo lungi da me l'affermare che sia magari necessario portare il pane (magari già raffermo) USATO per celebrare la cena!
|
|
Loggato |
"Il problema delle citazioni su internet è che non si sa mai se siano vere o no" Abraham Lincoln
|
|
|
salvo
Membro familiare
   

Io so che il mio Redentore vive.

Posts: 1053
|
on 10.03.2016 alle ore 18:48:16, Caste wrote:In linea di massima concordo con quanto detto fin'ora: resta solo un dubbio; non dimentichiamo che, per quanto solo simbolo, la santa cena è un simbolo importante. Quindi anche i malati che non lo chiedono, forse, potrebbero avere piacere/giovamento (ovviamente spirituale/morale intendo) a essere resi partecipi della santa cena, anche se non lo dicono espressamente. Che ne pensate? Ovviamente, con questo lungi da me l'affermare che sia magari necessario portare il pane (magari già raffermo) USATO per celebrare la cena! |
| Caste, l'oggetto della discussione verte sul come intendiamo la cosa. E' chiaro che il malato impossibilitato ad essere presente ha il diritto di essere reso partecipe della cena del Signore. Ciò che io ho posto come domanda è se il pane che è stato benedetto può essere portato al malato come cosa santificata e dunque avente delle virtù particolari. Credo che il malato richiedente abbia il diritto a che il rito, per quanto sia un rito, sia effettuato in sua presenza. Tutto qui. Questo fino a che uno non affermi con elementi concreti che il pane e il vino non hanno virtù particolari. Nel caso uno ritenesse a ragion veduta che gli elementi usati acquistano virtù divine, allora e solo allora può aver senso portare il pane e il vino benedetti ad un malato. Non si tratta di pane raffermo, ovviamente, ma di portare il pane della cena nell'immediato, cioè appena possibile.
|
« Ultima modifica: 10.03.2016 alle ore 23:11:18 by salvo » |
Loggato |
Nick skype Ristoramento
|
|
|
Caste
Membro familiare
   
 Give God a Chance

Posts: 1271
|
on 10.03.2016 alle ore 23:10:14, salvo wrote: Non si tratta di pane raffermo, ovviamente, ma di portare il pane della cena nell'immediato, cioè appena possibile. |
| Credo che questo già chiuda il dubbio: se diventa raffermo allora non penso sia poi così benedetto... a meno che la benedizione non sia in funzione della freschezza del pane. Direi che non si possa parlare in alcun modo di pane vino con poteri magici.
|
|
Loggato |
"Il problema delle citazioni su internet è che non si sa mai se siano vere o no" Abraham Lincoln
|
|
|
Virus
Membro supporter
    
 He died for me... and now I live for Him!

Posts: 5853
|
on 09.03.2016 alle ore 09:09:51, salvo wrote:Siccome abbiamo già trattato il tema della santa cena più volte, desidererei che ci si soffermasse sulla domanda che è stata posta, cioè, se riteniamo o meno che il pane e il vino una volta espletato il rito, acquisiscono poteri particolari. |
| La mia opinione è che se anche per miracolo Dio intervenisse guarendo un malato in tal modo... ciò non sarebbe una regola o una dottrina da praticare regolarmente... spero di essere riuscito a spiegare il concetto che volevo comunicare... Gesù guarì ponendo del fango (e non solo fango) sugli occhi del cieco ed il cieco guarì... possiamo dire che nel fango c'è una forma di qualche potenza? Non credo proprio... Quindi io credo in base a quanto letto nella Bibbia che il pane ed il vino non hanno poteri particolari... ma possiamo trovare sicuramente riferimenti biblici sulla guarigione... e seguirli in fede e vedremo grandi cose che Dio potrà fare attraverso le nostre vite!
|
« Ultima modifica: 11.03.2016 alle ore 11:15:40 by Virus » |
Loggato |
Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
|
|
|
|