
«Avere Dio come riferimento è necessario per la nostra felicità. Ed è una felicità a cui anche il non credente può aspirare, riconoscendo che Dio è in ogni cosa che reputa vera e buona. La nostra ragione se non viene offuscata da pregiudizi porta al Creatore. Già restare incantati davanti a ciò che esiste significa affermare Dio. È un’esperienza che facciamo sin da bambini»: così Mimmo Armiento, psicologo e psicoterapeuta, intervistato da Avvenire.