Mentre in Turchia continuano le epurazioni post-golpe emerge un dettaglio che getta una luce ancora più inquietante sui momenti di caos seguiti al tentativo di spodestare Erdogan. La notte del colpo di stato è stata infatti anche l’occasione per alcune azioni mirate contro le chiese cristiane: due i luoghi di riunione colpiti, tra cui la chiesa evangelica di Malatya, dove – riferisce Porte Aperte – un gruppo di musulmani radicali ha sfondato i vetri della porta d’ingresso alla sala di culto. Semplici vandalismi o atti intimidatori? Il pastore della chiesa locale non calca la mano, ma nemmeno minimizza: «Crediamo non vada ridimensionato eccessivamente questo attacco», ricordando che proprio a Malatya, nel 2007, vennero seviziati e barbaramente uccisi tre cristiani.