Il Corriere della Sera, nel suo inserto ViviMilano, ha dedicato uno spazio al pub cristiano Le Pecore, gestito in Brera dalla chiesa Sabaoth di Milano. Ecco il testo della presentazione.
«Le pecore» è un nuovo ritrovo di Brera che unisce l’ambiente di un pub a quello di un centro di aggregazione religioso. E giovedì 27 arriva la Vanoni
Dieci piccole differenze. È un gioco enigmistico individuare quel che passa tra un locale qualsiasi e il pub “Le Pecore”, avamposto alcolico e analcolico del Ministero cristiano evangelico Sabaoth, in via Fiori Chiari 21 (tel. 02.87.53.86).
Pregiudizi? Zampillano come fontanelle, inutile negarlo. Ma è un istinto al quale non dare retta. Qui tutto è cortese e rilassante, senza imposizioni. E anche l’aspetto – grazioso, ma anonimo – dell’arredo non è un’astuzia mimetica. Piuttosto, una scelta di ospitalità, di rispetto per le idee altrui. Il locale è in una sala con soffitto a botte di mattoni vivi. Colori tenui, mobili in legno chiaro; un piano circolare sul quale trionfa il buffet dell’happy hour. Seguendo un breve corridoio si arriva a una sala più raccolta, con destinazioni meno frivole, per discutere, pregare o parlare dei propri problemi. Qualche indizio sparso sono le scritte alle pareti. Un grande “Gesù” su sfondo colorato; un biblico «Perdona 70 volte 7…»
Nel menu, panini e cocktail (6 euro): «Ma da un lato invogliamo al consumo di bibite non alcoliche con un euro di sconto», spiega Monica Cremaschi, che ci fa da guida. «E d’altro canto, stiamo attenti che i ragazzi non esagerino con l’alcol». E poi? «C’è un calendario di appuntamenti culturali e musicali». Diamo un’occhiata: per il ciclo «Cristo e le donne», dedicato alle figure femminili della Bibbia, giovedì 27 (ore 18) Ornella Vanoni racconterà la moglie di Potifar. Mentre, nelle sere di venerdì, sabato e domenica, appuntamento con la musica live. Domanda d’obbligo: perché un pub? «Il nostro pastore. Roselen Boerner Faccio, è una donna giovane ed è naturale che cerchi un dialogo con i giovani in un luogo che rispecchia la sua età».
di: Valerio M. Visintin
da: ViviMilano
data: 19/11/2003