Da tutta Italia ai funerali di Ciro Esposito

By 29 Giugno 2014Rassegna Stampa

NAPOLI – Il nome di battesimo è uno dei più classici del popolo napoletano, legato a un santo venerato soprattutto a Portici. La famiglia Esposito-Leandri è di fede evangelica, per loro i santi non sono oggetto di venerazione come per i cattolici. Eppure il nome di Ciro è echeggiato per tutto il giorno nelle strade di Scampia acquisendo un valore che trascende quello puramente umano. Un nome accompagnato indissolubilmente a quello di sua madre, Antonella, il cui coraggio e la cui fede fanno sperare in un mondo in cui il calcio sia pulito, sgombro da violenze.[…]

Il rito evangelico celebrato sotto il grande tendone bianco è durato a lungo. Non c’e stata la benedizione della salma del giovane tifoso (“tifoso” ha ribadito la mamma e non “ultrà” nell’accezione eccessiva e violenta del termine).

Il rituale evangelico non prevede specifiche preghiere per i defunti. La fede evangelica non contempla la possibilità d’intercessione dei vivi per i morti perché non ritiene esista la possibilità di cambiare il destino ultimo di un essere umano indipendentemente dalla sua volontà.

Incentrato su un passo della Scrittura, le esortazioni dell’apostolo Paolo ai cristiani, il rito è stato un’occasione per parlare della vita di Ciro e della sua famiglia. Soprattutto di questi ultimi cinquantatré giorni da quel terribile 3 maggio.

L’invito del pastore evangelico è stato quello di far vincere il bene sul male, di contrapporre amore all’odio, di indurre al pentimento chi ha compiuto un gesto terribile che ha causato la morte di Ciro. Tanti fiori bianchi, canti di salmi in stile gospel (ma in lingua italiana) e le parole di quegli amici – come li ha definiti la mamma di Ciro – ritenuti tali per il comportamento e l’affetto dimostrati nei giorni in cui il giovane di Scampia ha lottato per restare in vita. Su tutto continua a risuonare la voce di mamma Antonella: «Ho pregato il Signore affinché salvasse mio figlio. Non è stato così. Ma io ho fede nel Signore e lo ringrazio». Parole che non lasciano spazio a null’altro che alla speranza di un calcio vissuto sportivamente, in modo pulito.

da: Asca.it
data: 27/06/2014

(Foto da TuttoNapoli.net
che ha pubblicato anche due brevi video con canti evangelici)
: http://bit.ly/1qoKrkx

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