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I bambini defunti vanno in paradiso? (letto 7703 volte) |
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Beppe_Torino
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E' opinione comune tra gli evangelici pensare che i bambini defunti vadano in paradiso, perché non hanno la capacità di decidere per il bene o per il male. Ma su che basi bibliche nasce questa dottrina? Come si concilia col famoso brano di Giovanni "chi non è nato d'acqua e di Spirito non può vedere il Regno di Dio?". Grazie.
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Marmar
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Dio è buono
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Matteo 19:14 Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro». Ed anche Lu 18:16; Mar 10:14. E' abbastanza chiaro che per entrare nel Regno si deve essere come i bambini, quindi per chi lo è bambino la strada dovrebbe essere aperta.
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Giamba
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Le parole di Gesù sono rivolte a dei peccatori, persone in grado di distinguere il bene dal male che seguono la via del male, e per questo motivo hanno bisogno di nascere di nuovo per entrare nel regno di Dio. Il pensiero di Gesù sui bambini è diverso, la loro innocenza è presa a modello, se i bambini non fossero in una condizione di beatitudine, di salvezza, Gesù non li avrebbe presi a modello. Questo pensiero era già presente nell'Antico Testamento, Dio punisce gli israeliti per i loro peccati non facendoli entrare nella Terra promessa, permette però ai bambini di entrarvi, in virtù del fatto che non sanno distinguere il bene dal male e sono quindi innocenti: "I vostri bambini, dei quali avete detto: "iventeranno una preda!", i vostri figli, che oggi non conoscono né il bene né il male, sono quelli che vi entreranno; a loro darò il paese e saranno essi che lo possederanno" (Deuteronomio 1:39).
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andreiu
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Gesù è la mia vita
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Una nota a margine: ho letto su un sito riformato che Dio salverebbe solamente i bambini degli "eletti", facendo intendere che i bimbi dei non eletti andranno allinferno. Un idea che al solo pensiero fa accapponare la pelle!
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Virus
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Scusate, ma da quando il regno dei cieli è sinonimo di paradiso Con questa espressione Gesù si riferiva al regno o alla sovranità di Dio su tutte le cose. Questo concetto era in contrapposizione a quello di regno dei poteri terreni, specialmente l'Impero romano, che aveva occupato le città di Nazaret e Cafarnao, dove Gesù viveva, ma anche la città più importante della Giudea, Gerusalemme. Nella tradizione cristiana il Regno dei Cieli (o di Dio) è stato accostato al concetto di paradiso, ma personalmente credo sia un po' una forzatura... mi sbaglio?
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« Ultima modifica: 11.04.2013 alle ore 11:12:30 by Virus » |
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Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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Giamba
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on 11.04.2013 alle ore 11:10:22, Virus wrote:Scusate, ma da quando il regno dei cieli è sinonimo di paradiso Con questa espressione Gesù si riferiva al regno o alla sovranità di Dio su tutte le cose. Questo concetto era in contrapposizione a quello di regno dei poteri terreni, specialmente l'Impero romano, che aveva occupato le città di Nazaret e Cafarnao, dove Gesù viveva, ma anche la città più importante della Giudea, Gerusalemme. Nella tradizione cristiana il Regno dei Cieli (o di Dio) è stato accostato al concetto di paradiso, ma personalmente credo sia un po' una forzatura... mi sbaglio? |
| E' argomento che merita un approfondimento, del resto si è discusso parecchio anche sulla differenza tra "regno di Dio" e "regno dei cieli". Ai fini della domanda di Beppe però penso sia sufficiente sottolineare il concetto di "salvezza" per i bambini. Immagino sia concorde anche tu su questo.
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Virus
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He died for me... and now I live for Him!
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Beh, se mi si cita il versetto chi non diventa come un bambino non entra nel regno dei cieli... affermando come risposta al fatto che i bambini vanno in paradiso... permetti che mi ponga la domanda Giamba? Per me quel versetto non ci azzecca nulla... Il fatto che il battesimo venga praticato quando si è consapevoli... cioè non bambini, credo sia una risposta migliore... un bambino non ha bisogno di battezzarsi... quindi se dovesse morire... di sicuro non andrebbe all'inferno...
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« Ultima modifica: 11.04.2013 alle ore 12:41:47 by Virus » |
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Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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Giamba
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on 11.04.2013 alle ore 12:40:16, Virus wrote: Il fatto che il battesimo venga praticato quando si è consapevoli... cioè non bambini, credo sia una risposta migliore... un bambino non ha bisogno di battezzarsi... quindi se dovesse morire... di sicuro non andrebbe all'inferno... |
| Bene, questo è un pezzo in più che da ulteriore conferma
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Domenico
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Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)
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Quote:È opinione comune tra gli evangelici pensare che i bambini defunti vadano in paradiso, perché non hanno la capacità di decidere per il bene o per il male. Ma su che basi bibliche nasce questa dottrina? Come si concilia col famoso brano di Giovanni "chi non è nato d'acqua e di Spirito non può vedere il Regno di Dio?". Grazie. |
| La domanda posta da Beppe_Torino, merita un approfondimento, per sapere se la dottrina riguardante, i bambini defunti vanno in paradiso, cioè sono salvati e, se la stessa, ha una base biblica per sostenerla. Se si considerano i tanti testi biblici che parlano della necessità del ravvedimento, del pentimento, della conversione, della fede e della credenza, (ivi compresa la nuova nascita) da parte dell’essere umano, ai fini della salvezza, non è possibile estenderlo ai bambini, (meglio ai pargoli), per il semplice motivo che questa categoria di esseri umani si trova in uno stato d’innocenza. Se si riconosce ciò e si accetta come dato oggettivo, cioè che i pargoli non hanno la facoltà per distinguere il bene dal male e fare la loro scelta, il valore del ravvedimento, del pentimento, della conversione, della fede, della credenza e della nuova nascita, non può essere applicato a loro. Inoltre, se si tiene presente che in tutti i contesti biblici in cui si parla dei concetti sopra indicati, vengono sempre riferite a persone che hanno le facoltà per fare una scelta e distinguere tra il bene e il male, e mai ai bambini, il discorso del loro decesso riguardante, la loro salvezza, deve necessariamente poggiare su altri elementi. Il testo biblico precisa, nella forma dogmatica, che Gesù, è l’agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo (Giovanni 1:29). Il riferimento è senza dubbio, al cosiddetto “peccato originale”, vale a dire, quello che ha trasmesso all’umanità i nostri progenitori: Adamo ed Eva. Se Gesù, con la Sua morte sulla croce, ha “tolto”, cioè ha espiato quel peccato, il bambino che muore nello stato d'innocenza, (e in quella condizione non ha bisogno del ravvedimento, del pentimento, della conversione, della fede, della credenza e della nuova nascita), usufruisce indirettamente il beneficio dell’opera espiatoria che Gesù compì sulla croce del calvario. Di conseguenza, la sua salvezza poggia ed è assicurata, unicamente da quello che Gesù ha compiuto. Per quanto riguarda le parole di Gesù: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro» (Matteo 19:14), va interpretato nel senso suesposto. Ha perfettamente ragione Andreiu che il “solo pensiero fa accapponare la pelle!”, quando si afferma che “Dio salverebbe solamente i bambini degli "eletti". In conclusione, il fatto che si accetta “che il battesimo venga praticato quando si è consapevoli... cioè non bambini, credo sia una risposta migliore... un bambino non ha bisogno di battezzarsi... quindi se dovesse morire... di sicuro non andrebbe all'inferno...”, non solo “è un pezzo in più che da ulteriore conferma”, ma è anche un elemento chiarificatore che denota (lo ribadiamo ancora una volta) che il bambino, (senza nessuna distinzione) nello stato d’innocenza, non ha bisogno di: ravvedersi, pentirsi, convertirsi, avere fede, credere e di nascere di nuovo.
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« Ultima modifica: 12.04.2013 alle ore 14:38:04 by Domenico » |
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Beppe_Torino
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Mi pare che tutti siate d'accordo sul fatto che i bambini siano salvati, ma partendo da un versetto di Matteo o Luca estratto dal contesto, e con molta filosofia. Io credo che noi evangelici abbiamo una idea di Dio per cui non possiamo concepire che Dio condanni dei bambini, ed anche la mentalità generica del mondo va nella stessa direzione. Per questo motivo si cercano degli appigli nella Parola di Dio per legittimare quello che già crediamo. E' veramente sconvolgente leggere ciò che Domenico dice riguardo all'annullamento del peccato originale in modo universale per via della morte di Gesù sulla croce. Concetto affascinante ma privo di qualsiasi base biblica. A me pare che la Bibbia dica che tutti nasciamo peccatori sotto ira, e lo restiamo fino alla rigenerazione ed al susseguente perdono dei peccati. Per cui i bambini nascono peccatori, sotto ira, e lo restano finché muoiono, se muoiono infanti. Che cosa succede loro dopo la morte, mi sembra cosa assolutamente non rivelata.
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Marmar
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Dio è buono
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...Ma se per entrare nel Regno dei cieli (Regno di Dio?) si deve diventare come bambini, e poi i bambini sono sotto l'ira di Dio, non mi sento tranquillo.
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Beppe_Torino
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on 12.04.2013 alle ore 16:33:56, Marmar wrote:...Ma se per entrare nel Regno dei cieli (Regno di Dio?) si deve diventare come bambini, e poi i bambini sono sotto l'ira di Dio, non mi sento tranquillo. |
| Non si può costruire una dottrina su una sola frase di Gesù dove l'oggetto del suo insegnamento non sono i bambini ma gli adulti. Se facessimo così saremmo autorizzati a credere nel purgatorio sulla base del versetto in cui Paolo parla della "salvezza come attraverso il fuoco" per chi edifica con materiali scadenti sul fondamento di Cristo.
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Marmar
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Dio è buono
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Ma quale sarebbe il cosiddetto "peccato originale" è qualcosa di biblico? Appare scritturalmente il concetto di peccato originale, che si tramanda come i nostri geni da padre / madre - figlio; o è piuttosto qualcosa di costruito su basi più o meno condivisibili?
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« Ultima modifica: 12.04.2013 alle ore 17:23:20 by Marmar » |
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Virus
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Forse uno spunto interessante potrebbe essere che nel vecchio patto, Dio non faceva distinzione quando ordinava lo sterminio dei popoli nemici di Israele... ordinando l'uccisione anche dei bambini... un Dio crudele forse? Un altro spunto è che Gesù non ha mai peccato... ma è nato ed è stato bambino... se un bambino non nascesse puro e senza peccato, ciò significherebbe che Gesù non può essere senza peccato, in quanto il solo essere nato... lo avrebbe reso peccatore... quindi...
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Paolo_aquila
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Fratelli amiamoci , perchè l'amore vien da Dio.
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Pace del Signore a tutti. A parte il fatto che la nascita di Gesù non è vista come la nascita di un bimbo normale che nasce per mezzo del sesso e quindi del sangue infetto che si trova nell'uomo da qdo vi è stato il peccato di Eva e di Adamo; Ecco xchè l'Eterno nn ha permesso ;Nn poteva permetterlo, era richiesto il Sangue dell'Agnello, che doveva essere di una Natura Santa; Nn c'era sulla terra nessuno giusto, quindi Dio ha permesso la nascita di Gesù Ma che avvenisse per mezzo dello Spirito Santo e nn per mezzo di sesso!!! Ecco che così avremmo avuto il Figlio Santo e Giusto che sarebbe stato dopo offerto in sacrificio per riscattare noi uomini dai ns. peccati! E' stato chiamato Gesù xchè ci avrebbe salvato !!!Gloria a Dio!!! Il Nome di Gesù significa: " L'Eterno salva" Chi vuole intendere Intenda!!! Ora invece cerchiamo di capire qcosa in merito alla domanda. Q.uno ha ricordato qdo il Signore inviava il Suo Popolo o parte di esso presso un Paese per combattere e distruggere tutti coloro che avrebbero incontrato compreso i bambini. E questi si chiedono dopo il perché!? Anzi si sn chiesti se Dio nn fosse stato cattivo a dare un ordine del genere?! Io mi chiedo e dico:lo credete veramente che Dio fosse stato cattivo nell'impartire un ordine del genere? Egli + volte ha comandato al Suo popolo di fare una cosa del genere!!!Ma c'era un Motivo e, cioè, stava dicendo a costoro: questi sn i vs. nemici!!! Poi sempre leggendo la Sacra Parola il Signore ci fa sapere che avvisava il Suo popolo a nn unirsi con gli altri popoli ma che si unissero sempre e Solo con quelli dello stesso Popolo! Vi siete Voi chiesto il xchè Adesso corriamo ed andiamo nel Nuovo Testamento.....e leggiamo che Gesù dice al Padre:<< di tutti quelli che tu mi hai dato, Io nn ne ho perso nemmeno uno!!! vi siete chiesto cosa significa? quale motivo c'era di dire >>di tutti quelli >>cioè il Padre gliene Ha affidati tanti Ma nn tutti! Ebbene , Gesù ci fa sapere che solo quelli che gli appartengono gli sn stati affidati e di questi nn ne ha perso neanche uno!!!Sn stato abbastanza chiaro? Egli, il ns. Dio ha tenuto e tiene nella Sua Mano tutti coloro che sn i Suoi Figli (Predestinati) e di questi nn ne perderà neanche uno! Allora gli altri, cioè quelli che nn gli appartengono, tutti coloro che nn sn Sui figli che fine farannoNn saranno salvati! Pensate che un giorno il Signore quando verrà a prendere la Sua Sposa sarà interpellato da tanti altri che essendo stati lasciati a terra gli diranno:"" Signore .Signore---come mai ci lasci qui? Noi abbiamo fatto nel tuo nome opere potenti, etc.etc...."" Ed il Signore dice a costoro: <<Andate via da Me voi tutti operatori di iniquità,Io mai vi CONOBBI>> sapete il significato di ""CONOBBERE"" ovvero di conoscere? nella Bibbia questa parola ha il significato di "Intimità"- Pensate che Maria disse all'Angelo annunciatore:<< Com'è possibile....io non CONOSCO uomo>> capite cosa stava dicendo Maria all' Angelo? Bene! Quando il Signore dice a quei tali <<IO MAI VI CONOBBI>> sta dicendo che Egli nn li aveva Mai pensati; Quindi : Nn solo nn li ha mai "partoriti" ma addirittura nn li ha mai "concepiti" capite cosa intendo dire? Un figliuolo viene da Dio concepito e poi nel suo tempo viene da Dio partorito!!!Gloria a Dio. Nn siamo tutti figliuoli di Dio!!!!!!! Ma siamo tutti Creature di Dio:il mondo animale - vegetale- ed Umano- Dio ci benedica.
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Loggato |
Paolo aquila
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