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Musica o adorazione? (letto 1736 volte) |
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ibi
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Alessia scrive: Concordo con tutti e tre. Recentemente ho avuto modo di riflettere sul ruolo che la musica sta prendendo nei nostri incontri di lode e adorazione ... pare che se non c'è musica non si possa lodare e adorare ... non dimentichiamo che sono le parole che escono dal nostro cuore e non la melodia con cui sono accompagnate a rendere gloria ed onore al Signore. Resta comunque il fatto che la melodia musicale sia un piacevole accompagnamento ... Sostanzialmente sono d'accordo. Ma vorrei aggiungere che la musica è uno strumento in più che abbiamo per esprimerci e per sottolineare la nostra lode e adorazione... Ciò che esprimo con la musica a volte è difficile esprimerlo a parole... e allo stesso tempo, se la musica che accompagna il canto sta dando un messaggio diverso dalle parole che sto cantando, ho mancato l'obiettivo. Allora, meglio una preghiera sincera, spontanea, piuttosto di un canto che nelle parole esprime adorazione, ma è cantato in modo apatico, o al contrario, dove la "tecnica" prevale sul contenuto... non so se mi sono spiegata! Lancio un'altro spunto: che strumenti usare in chiesa? Perché non sono citati gli strumenti musicali nel NT? Ciao a tutti!!
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ibi
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Posts: 3
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Scusate, sono un po' imbranata...ho saltato a piedi pari un'intera pagina del forum, e così mi sono accorta che in parte si è già detto ciò che volevo dire io. Sono d'accordo nell'uso di stili diversi, quando si parla di evangelizzazione o di lode e adorazione. Nell'evangelizzazione a volte ho bisogno di dare un messaggio "forte", di scuotere la coscienza di chi mi sta ascoltando... Quando mi rivolgo a Dio ho bisogno di esprimere riconoscenza, amore, adorazione... tutt'altro genere. E' vero che l'arte è soggettiva, ma fino ad un certo punto (insegno in un Istituto d'Arte). Sarebbe interessante registrare le emozioni che si provano all'ascolto di brani diversi; non credo che alla fine siano poi così discordanti... ci proverò e vi farò sapere.
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pauline
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Io faccio fatica a pensare ad un musicista che si metta lì e dica:"Adesso compongo una canzone di evangelizzazione... adesso una di lode... adesso una di ringraziamento ecc." Per come la vedo io, e per personale esperienza, un artista farà ciò che in quel determinato momento sente di fare. Per cui la sua canzone esprimerà per lui stesso ciò che quel musicista desiderava quando l'ha composta. Non so se questa cosa c'entra oppure no!
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pauline
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... un artista non si divide in parti, ma esprime con la sua arte ciò che lui è. I "fruitori" di ciò che lui fa interpreteranno in base alla propria sensibilità il suo lavoro.
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jesuslives
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cara Pauline, sono d'accordo con te, non credo che un artista quando compone stia lì a pensare: "faccio una canzone di evangelizzazione o di adorazione?" Quello che volevo dire e che secondo me sono adorazioni tutte e due. Una più "esplicita" l'altra meno "esplicita". Putroppo,come hai fatto notare te, ci sono troppi "fruitori" che più che interpretare in base alla loro sensibilità, "etichettano" l'arte altrui con il rischio di sminuirla.... pace
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pauline
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on 03.10.2003 alle ore 00:24:02, jesuslives wrote: Putroppo,come hai fatto notare te, ci sono troppi "fruitori" che più che interpretare in base alla loro sensibilità, "etichettano" l'arte altrui con il rischio di sminuirla.... pace |
| purtroppo hai ragione
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alessia
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Non credo che sia, in genere, questo il problema. Anche quando ero scuola mentre studiavamo dei quadri o delle poesie ho sorriso al pensiero che l'autore non vi avese messo tutto quello che il lettore tempo dopo vi leggeva. Credo che con l'arte questa cosa accada inevitabilemente proprio perché il messaggio artistico non è ben definito come un testo giornalistico. Sono i rischi e gli effetti collaterali con cui l'artista impara a convivere ...
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pauline
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on 03.10.2003 alle ore 13:38:35, alessia wrote:Non credo che sia, in genere, questo il problema. Anche quando ero scuola mentre studiavamo dei quadri o delle poesie ho sorriso al pensiero che l'autore non vi avese messo tutto quello che il lettore tempo dopo vi leggeva. Credo che con l'arte questa cosa accada inevitabilemente proprio perché il messaggio artistico non è ben definito come un testo giornalistico. Sono i rischi e gli effetti collaterali con cui l'artista impara a convivere ... |
| Non credo che all'artista interessi cosa gli altri vedranno nel suo lavoro. Proprio per questo l'arte non è completamente codificabile. Ma stiamo andando su un altro terreno, mi pare.
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alessia
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Già, semmai apriamo un thread su "arte cristiana" o al massimo in "argomenti generali" se vogliamo parlare dello specifico. Grazie dell'attenzione pauline.
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