Come saprete, dopo sedici anni Angela Merkel non è più cancelliere della Repubblica federale tedesca. L’addio ufficiale è stato formalizzato con una cerimonia di cui si è parlato molto per la scelta della Merkel di far eseguire alla formazione musicale militare (la Bundeswehr) un vecchio brano di Nina Hagen, madeleine della sua gioventù vissuta nella Germania dell’Est.
A margine di questa curiosità, c’è un dettaglio meno noto ma, per quanto ci riguarda, altrettanto interessante. Una collega tedesca spiegava che la cancelliera ha scelto tre brani da far eseguire alla banda militare. Uno è quello citato da tutti, “Du hast den Farbfilm vergessen” di Nina Hagen. Il secondo brano scelto dalla Merkel è un motivo degli anni Novanta, “Fuer mich soll’s rote” di Hildegard Knef.
Il terzo invece testimonia la sua familiarità con la chiesa evangelica – appartenenza difficile da dimenticare, per la figlia di un pastore protestante – ed è un classico inno settecentesco, “Grosser Gott, wir loben dich”, che i giornali nostrani hanno tradotto con “Gran Dio, noi ti lodiamo”, definito da ADN Kronos “inno religioso” e da Repubblica, con una certa approssimazione, “canzone ecumenico-ecclesiastica”.
Pochi probabilmente si sono resi conto che il brano in questione ha una versione italiana, cantata da generazioni nelle chiese evangeliche, intitolata “Sommo Iddio, noi ti invochiamo”.
La versione proposta per l’occasione dalla Bundeswehr è disponibile qui.
foto tratta da youtube.com