«Ho ripensato alla sua vita privata e discreta, condotta da vero cristiano che segue il dettato del Vangelo: “Non sappia la sinistra quello che fa la destra”. E la “sinistra” non seppe mai della sua opera benefica, della sua grande generosità. Lui, pubblicamente, passava per avaro: anzi, era l’Avaro per eccellenza, quello con la “a” maiuscola… mentre soltanto pochi amici sapevano di quello che faceva per gli anziani, per i bambini abbandonati, per i portatori di handicap»: Giancarlo Governi ricorda così, su Avvenire, Alberto Sordi nel centenario della nascita.